CASTRUM BIZANTINO

       

 

 

Sin dalla preistoria e fino ai giorni nostri, l'intero tavolato dei Monti Climiti è stato ed è sede di insediamenti umani, grazie alle sue caratteristiche geo-morfologiche. Sembra però che in periodo bizantino più intenso appare l'insediamento umano, attestato anche da opere di tipo monumentale. Infatti, oltre al consueto modello insediativo tipologicamente agricolo, si aggiunge l'aspetto difensivo-militare, determinato dalle caratteristiche strategiche e geomorfologiche del sito. Proprio sopra un impervio cocuzzolo ubicato presso la punta meridionale del tavolato, sono ancora perfettamente visibili i resti, in ottimo stato di conservazione, di una interessante fortificazione bizantina, nota sotto il nome di Castelluccio, da cui prende il nome la contrada. Gli studiosi la indicano come uno dei capisaldi della storia dell'architettura militare bizantina in Sicilia. Data l'importanza storica che riveste, l'opera militare necessiterebbe sicuramente di una maggiore attenzione con opere di pulitura, scavo e consolidamento. Il castello, o Castrum, costruito in posizione strategica, atta a dominare l'intera pianura a sud dei Monti Climiti ( dal mare ai primi contrafforti dell'altipiano acrense), l'amplissimo tratto della vallata dell'Anapo (in contatto visivo con Siracusa), rappresentava probabilmente un momento fondamentale nel sistema difensivo della costa. Complessa appare la sua pianta formata da due cerchie concentriche di mura, costruite a secco con pietrame di piccola pezzatura. L'opera difensiva, eseguita con molta accuratezza, è dotata di un piccolo torrione circolare e di diversi vani posti all'interno dell'anello fortificato. Non mancano le grandi cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, (l'acqua vi giunge attraverso canalette scavate nella roccia) e ambienti sotterranei utilizzati come magazzini di derrate alimentari. Un castello quindi autosufficiente, pronto a resistere per lungo tempo ad un eventuale assedio nemico. Intorno a questa fortificazione è stato individuato un piccolo insediamento abitato posto all'interno dei numerosi grottoni scavati nella balza sottostante il Castrum. Molte di queste abitazioni furono ottenute riadattando ed ampliando i sepolcreti di età castellucciana. Poco lontano dalla fortificazione, dentro una spelonca artificiale, una cappella (Oratorio) assicurava il conforto religioso a militari e contadini.